lunedì 7 aprile 2008

De Rosa: il Sindaco di Paola utilizza vergognosamente una figura di un Santo come se fosse un gadget elettorale


Il coordinatore di AN ed esponente del Popolo della Libertà Mimmo De Rosa ha affermato: “Proprio perché riteniamo che la figura di San Francesco di Paola non debba essere strumentalizzata politicamente ed elettoralmente, condivido quanto ha affermato il nostro capogruppo Basilio Ferrari. Oggi più che mai esce allo scoperto l’ipocrisia e l’offesa verso la figura del Santo a cui evidentemente abbiamo assistito. E’ legittimo, nessuno lo contesta, che il sindaco di paola ed i suoi assessori facciano campagna elettorale per il proprio partito, ovvero il Partito Socialista. Quel che oggi ci sentiamo di condannare è l’uso evidentemente strumentale che viene fatto nella nostra Città della figura di San Francesco di Paola da parte del primo cittadino. Il Sindaco in questa campagna elettorale chiede il consenso per un programma, quello socialista appunto, che prevede una serie di misure come ad esempio il matrimonio tra omosessuali, la liberalizzazione delle droghe, l’eutanasia, la completa liberalizzazione dell’aborto, la laicità dello Stato in forma non distinta dal clero ma dichiaratamente anticlericale. E’ di oggi la notizia che il partito che ha la guida della nostra Città ancora una volta contesta senza mezzi termini la figura del Papa, dopo aver nei mesi scorsi appoggiato l’iniziativa di impedire al sommo Pontefice di parlare all’università la sapienza.” “Essendo questi i propositi politici, e diciamolo pure, ideologici, del Sindaco di Paola e di chi governa la città, oggi rimarcati dai suoi incontri elettorali che, come appreso dalla stampa, si sono tenuti anche a Paola,- afferma De Rosa- l’uso della figura del Santo Francesco fatta in questi anni appare strumentali e dunque offensiva. Ed è proprio questo che ci sentiamo di mettere in rilievo come opportunamente ha fatto Basilio Ferrari. San Francesco non è un oggetto da supermercato, non è una icona di marketing aziendale né politica o amministrativa. Chi utilizza la sua figura per trarne un vantaggio elettorale, o chi pensa che attraverso la propaganda sproporzionata della sua icona possa coprire le proprie deficienze amministrative commette un oltraggio alla fede di una moltitudine di cittadini. La laicità delle istituzioni è importante e fondamentale, ma significa mantenere distinti i ruoli delle istituzioni da quelle della fede, non significa certamente che le istituzioni possano prendere proprio dalla fede i simboli per tentare di imbonire l’elettorato arrivando addirittura a forme di paganesimo della peggiore specie, salvo poi sostenere idee culturalmente avverse alla fede stessa. L’ordine dei minimi di Paola, cui ci rivolgiamo con gratitudine per la propria opera, è pertanto il punto di riferimento di quanti, tra i credenti, intendono raccogliere la parola di San Francesco intercessore presso Dio. Io penso che l’opera dei minimi sia profonda e vissuta nella nostra Città, sia un’opera di fede importante e di pregio culturale, basti guardare alle attività culturali messe in campo proprio dall’ordine dei minimi nella ricorrenza del V° centenario. Così come i parroci e le comunità parrocchiali rappresentano indubbiamente un valore inestimabile nell’azione sociale della nostra comunità cittadina. Il primo cittadino di Paola è ovviamente libero di propagandare il programma del suo partito e la sua idea di organizzazione istituzionale. Noi lavoriamo affinché, anche a Paola, le idee del suo partito siano minoranza. Ma il sindaco ed i suoi sodali- conclude De Rosa dovrebbero essere più rispettosi verso un popolo, credente ma anche non credente, che non può accettare che vi sia un tale utilizzo di una grande figura spirituale e storica come quella di San Francesco di Paola”

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