martedì 22 aprile 2008

Antonio Gentile: "La guerra è finita. Loiero l'ha persa. Si dimetta"


Il senatore Antonio Gentile chiede senza mezzi termini le dimissioni del Presidente della Regione Agazio Loiero. "Con molto rispetto - ha dichiarato Gentile- chiedo al presidente Loiero di togliersi l'elmetto e di uscire dal bunker delle Fiji: la guerra è finita e lui l'ha abbondantemente persa". "Affermare - aggiunge il senatore della Provincia di Cosenza - di non capire cosa c'entrino le elezioni politiche con le regionali è solo un disperato tentativo di nascondere una sconfitta che Minniti gli aveva già preannunciato, con lo sfratto al 2009. Per Loiero, ma per la sua coalizione e non in termini personali, è arrivata l'ora di lasciare il campo e questo goffo modo di interpretare un risultato schiacciante è solo uno scimmiottare le gesta dei re mongoli che prima di morire stringevano la terra quasi a non volersene staccare: ripetiamo, la guerra è finita".

De Rosa: gli esponenti del partito del Sindaco sono disperati


In riferimento all'intervento di un consigliere comunale della maggioranza al comune di Paola apparso sulla stampa, ed in cui l'espoente socialista dichiarava infondata l'analisi del voto del Popolo della Libertà, soprattutto sul dato dei giovani, il coordinatore zonale di AN Mimmo De Rosa ha affermato: “Sono incredulo, sbigottito. Ancora parlano di sondaggi. Ma chi è lontano dalla realtà? Adesso dovremmo essere storditi pure da una “sconfitta” che in città ci dà oltre il 45% di consensi contro un misero 4% del partito socialista. Magari se vogliono festeggiare pure loro si accomodino. Eppure avevo apprezzato l’analisi corretta, responsabile, e direi valorosa, del segretario del partito socialista di Paola. Distante in qualità da questo delirante capovolgimento della realtà dove infatti non viene citato neppure un solo dato, ma solo accuse rancorose e miseramente personali. Ovviamente ritengo che il pensiero del consigliere Perrotta, sia quello di tutta la maggioranza. Certamente, una maggioranza corretta non avrà mica deciso di mandarlo avanti da solo a fare simili figuracce. Se invece così dovesse essere allora esprimo la mia umana solidarietà al consigliere Perrotta, e proprio per questo motivo non sarò io ad utilizzarlo come paravento, rivolgendomi alla maggioranza di cui fa parte. Ovviamente c’è poco tempo da perdere quando si deve replicare al nulla. Ed infatti, di quale sondaggio parla? Ha saputo che anche a Paola ci sono state le elezioni? E che ci sono stati gli spogli? E che il suo partito ha avuto un misero risultato? Adesso chiedetevi anche chi è lontano dalla realtà. Avvisateli che i sondaggi si fanno prima del voto, dopo il voto si analizzano i voti. Viene chiesta la “fonte” dei dati, risposta semplice: il voto dei cittadini. Inoltre dalla differenza dei voti di camera e senato emerge la tendenza del voto dei giovani dai 18 ad i 24 anni in quanto questi ultimi hanno diritto di voto solo alla camera. E’ un calcolo che si fa da sempre, non mi pregio del merito di averlo inventato. Tutto qui, dati reali, altro che sondaggi. Sorvolo sull’elencazione fatta poi dal consigliere mandato avanti dalla maggioranza. Ricordo solo che c’era un progetto contro le droghe, finanziato dalla regione, cancellato dall’attuale amministrazione comunale nel 2003 e che nel bilancio approvato dalla maggioranza i fondi per le politiche giovanili sono pari a 0. Così come non penso sia giusto strumentalizzare un’iniziativa che nasce grazie al lavoro del Movimento Giovanile Paolano che, per quello che ci riguarda, per il rispetto che portiamo al qualificato lavoro fin qui prodotto, riteniamo sia utile non strumentalizzare proprio per la sua vocazione apartitica.
Non sorvolo invece, anzi ne condivido i contenuti, dell’analisi fatta dal consigliere comunale mandato avanti dalla sua maggioranza circa il comportamento del sindaco Perrotta. Una piccola precisazione. La domanda andrebbe rivolta non a noi, ma al sindaco stesso. Spiegateci voi come mai il sindaco utilizza l’immagine del santo e poi sostiene un programma che prevede il laicismo radicale, la revisione del concordato tra Stato e Chiesa, la legalizzazione delle droghe, la possibilità di unirsi in matrimonio anche per gli omosessuali, l’eutanasia? Vista la vicinanza politica forse è più agevole chiarire quel che appare come una vera e propria ipocrisia che offende tanto gli uomini di fede, quanto i convinti laicisti.
Infine facciamo chiarezza sulla bizzarra richiesta al sottoscritto di non salire sul carro del vincitore. Sono veramente disperati se tentano di rovesciare così pateticamente la realtà. E’ ridicolo e questo sì, fuori dalla realtà. E cosa si può rispondere a questa bugia? A me nessuno ha mai chiesto di spiegare i cambi di casacca semplicemente perché non li ho mai fatti. Quando chiediamo il consenso ai cittadini noi non dobbiamo spiegargli mica in quale parte siamo perché già lo sanno, a differenza di chi magari nel 2001 chiedeva i voti per il centrodestra e poi qualche anno dopo per il centrosinistra. In città ci conosciamo tutti. Con tanti militanti della destra sono anni che stiamo orgogliosamente sullo stesso carro perché per noi contano le idee, conta chi queste idee ci ha insegnato a difenderle, non contano le cariche. Per noi si può vincere e si può perdere, ma si rimane sullo stesso “carro”. Come si suol dire “ci mettiamo la faccia”, a prescindere dalla possibilità di poter aspirare ad una nomina. La storia della comunità politica a cui mi onoro di appartenere è così nota che non ha bisogno di essere illustrata, soprattutto a chi dovrebbe conoscerla bene o potrebbe farsela raccontare da chi la ha frequentata, almeno quando eravamo vittoriosi.”

venerdì 18 aprile 2008

De Rosa: I giovani paolani condividono i valori e le proposte del centrodestra


Il coordinatore di AN ed esponente del Popolo della Libertà Mimmo De Rosa ringrazia i giovani paolani per l’ampio consenso dato al Popolo della Libertà. De Rosa ha dichiarato: “Sapete a Paola quanti giovani tra i 18 ed i 24 anni hanno votato per le proposte del partito socialista del sindaco? Solo 76 giovani paolani, 76 giovani su un totale di 1066 tra i 18 ed i 24 anni che hanno partecipato al voto. E pensare che qualche sprovveduto consigliere comunale socialista riteneva i temi da noi trattati in campagna elettorale “delle sciocchezze” I giovani paolani vogliono idee concrete e coerenti, non simboli sbandierati ipocritamente.
Il dato del senato, confrontato con quello della camera, fa emergere un netto ed ampio voto dei giovani paolani verso il Popolo della Libertà. Non a caso in orno al Popolo della Libertà nella nostra Città si sta costruendo una giovane classe dirigente che in questa campagna elettorale si è resa promotrice di iniziative importanti tra la gente. Con chiarezza abbiamo fronteggiato, e proprio grazie al consenso dei giovani, abbiamo ridotto al minimo storico, le derive socialiste e iperlaiciste sponsorizzate anche dal Sindaco della Città che ha sostenuto in questa campagna elettorale un programma a favore della legalizzazione delle droghe, del matrimonio tra omosessuali, della revisione del concordato tra Stato e Chiesa in chiave anticlericale. La stragrande maggioranza dei giovani ha detto no a queste proposte.
La maggioranza dei giovani paolani a ben vedere, e al di là di quello che qualcuno vorrebbe far credere, hanno ben saldi i valori della tradizione nazionale, il senso della legge e dell’ordine, il rispetto della vita e dunque la voglia di vivere in una società ordinata, pulita, e votano per chi come noi propone queste cose. Per questo i giovani ci votano, perché tanto in AN che in Forza Italia, quanto nelle diverse associazioni del centrodestra, penso ad Azione Giovani, al Circolo del Buon Governo, al Circolo della Libertà, cresce una giovane classe politica che propone idee chiare, coerenti con la tradizione occidentale, cristiana, nazionale.
Su questi temi ci siamo confrontati con forza nella nostra città e su questi temi i giovani hanno dato una risposta netta e precisa votando i nostri programmi. Adesso anche in seno alle istituzioni comunali dobbiamo chiedere che vi sia un’inversione di tendenza delle politiche giovanili. Dobbiamo chiedere il ripristino di quei progetti contro la droga e quindi contro la cultura dello “sballo” cancellati dall’attuale amministrazione comunale, dobbiamo chiedere una variazione di bilancio per incrementare quei capitoli in cui la maggioranza ha previsto 0 euro, avete capito bene, 0 euro per le politiche giovanili, dobbiamo chiedere fondi comunali in sostegno delle iniziative delle parrocchie, anche questi fondi assenti nel bilancio votato dalla maggioranza che governa il comune di paola, ed in particolare di tutti quelle aggregazioni giovanili parrocchiali che rappresentano in città un vero punto di riferimento nell’ambito delle concrete iniziative sociali.”

martedì 15 aprile 2008

Il PDL a Paola raggiunge il 45,067%

IL POPOLO DELLA LIBERTA'
4.061
45,067 %


MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA ALL.PER IL SVoti UD
75
0,832 %
Totale Coalizione
4.136
45,899 %





PARTITO DEMOCRATICO
2.587
28,709 %


DI PIETRO ITALIA DEI VALORI
350
3,884 %
Totale Coalizione
2.937
32,593 %



UNIONE DI CENTRO
603
6,691 %





PARTITO SOCIALISTA
434
4,816 %





LA SINISTRA L'ARCOBALENO
338
3,750 %





LA DESTRA - FIAMMA TRICOLORE
183
2,030 %




PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI
69
0,765 %




PER IL BENE COMUNE
65
0,721 %





SINISTRA CRITICA
57
0,632 %





P.LIBERALE ITALIANO
47
0,521 %






LISTA DEI GRILLI PARLANTI
41
0,454 %






FORZA NUOVA
34
0,377 %




UNIONE DEMOCRATICA PER I CONSUMATORI
24
0,266 %





ASS.DIFESA DELLA VITA ABORTO?NO,GRAZIE
23
0,255 %



M.E.D.A.
20
0,221 %



Totale
9.011

giovedì 10 aprile 2008

lunedì 7 aprile 2008

De Rosa: il Sindaco di Paola utilizza vergognosamente una figura di un Santo come se fosse un gadget elettorale


Il coordinatore di AN ed esponente del Popolo della Libertà Mimmo De Rosa ha affermato: “Proprio perché riteniamo che la figura di San Francesco di Paola non debba essere strumentalizzata politicamente ed elettoralmente, condivido quanto ha affermato il nostro capogruppo Basilio Ferrari. Oggi più che mai esce allo scoperto l’ipocrisia e l’offesa verso la figura del Santo a cui evidentemente abbiamo assistito. E’ legittimo, nessuno lo contesta, che il sindaco di paola ed i suoi assessori facciano campagna elettorale per il proprio partito, ovvero il Partito Socialista. Quel che oggi ci sentiamo di condannare è l’uso evidentemente strumentale che viene fatto nella nostra Città della figura di San Francesco di Paola da parte del primo cittadino. Il Sindaco in questa campagna elettorale chiede il consenso per un programma, quello socialista appunto, che prevede una serie di misure come ad esempio il matrimonio tra omosessuali, la liberalizzazione delle droghe, l’eutanasia, la completa liberalizzazione dell’aborto, la laicità dello Stato in forma non distinta dal clero ma dichiaratamente anticlericale. E’ di oggi la notizia che il partito che ha la guida della nostra Città ancora una volta contesta senza mezzi termini la figura del Papa, dopo aver nei mesi scorsi appoggiato l’iniziativa di impedire al sommo Pontefice di parlare all’università la sapienza.” “Essendo questi i propositi politici, e diciamolo pure, ideologici, del Sindaco di Paola e di chi governa la città, oggi rimarcati dai suoi incontri elettorali che, come appreso dalla stampa, si sono tenuti anche a Paola,- afferma De Rosa- l’uso della figura del Santo Francesco fatta in questi anni appare strumentali e dunque offensiva. Ed è proprio questo che ci sentiamo di mettere in rilievo come opportunamente ha fatto Basilio Ferrari. San Francesco non è un oggetto da supermercato, non è una icona di marketing aziendale né politica o amministrativa. Chi utilizza la sua figura per trarne un vantaggio elettorale, o chi pensa che attraverso la propaganda sproporzionata della sua icona possa coprire le proprie deficienze amministrative commette un oltraggio alla fede di una moltitudine di cittadini. La laicità delle istituzioni è importante e fondamentale, ma significa mantenere distinti i ruoli delle istituzioni da quelle della fede, non significa certamente che le istituzioni possano prendere proprio dalla fede i simboli per tentare di imbonire l’elettorato arrivando addirittura a forme di paganesimo della peggiore specie, salvo poi sostenere idee culturalmente avverse alla fede stessa. L’ordine dei minimi di Paola, cui ci rivolgiamo con gratitudine per la propria opera, è pertanto il punto di riferimento di quanti, tra i credenti, intendono raccogliere la parola di San Francesco intercessore presso Dio. Io penso che l’opera dei minimi sia profonda e vissuta nella nostra Città, sia un’opera di fede importante e di pregio culturale, basti guardare alle attività culturali messe in campo proprio dall’ordine dei minimi nella ricorrenza del V° centenario. Così come i parroci e le comunità parrocchiali rappresentano indubbiamente un valore inestimabile nell’azione sociale della nostra comunità cittadina. Il primo cittadino di Paola è ovviamente libero di propagandare il programma del suo partito e la sua idea di organizzazione istituzionale. Noi lavoriamo affinché, anche a Paola, le idee del suo partito siano minoranza. Ma il sindaco ed i suoi sodali- conclude De Rosa dovrebbero essere più rispettosi verso un popolo, credente ma anche non credente, che non può accettare che vi sia un tale utilizzo di una grande figura spirituale e storica come quella di San Francesco di Paola”

Con le schede preparate dal Ministero dell'Interno è facilissimo comettere errori.

E' fondamentale avvisare il maggior numero dei cittadini su come si vota correttamente. Per come sono stati predisposti i simboli sulle schede elettorali i cittadini avaranno dinanzi una marea di simboli confusi che facilmente potrebbero indurre a sbagliare. Il Popolo della Libertà si prepara con i propri rappresentanti di lista a fronteggiare imbrogli, superficialità da parte dei presidenti di seggio. Dobbiamo prevenire ogni abuso attraverso la spiegazione dettagliata di come si vota.




ATTENZIONE!!! Fai la croce solo sul simbolo del PdL
Non fare due croci.
Non fare una grande croce sui due simboli. Se fai la croce sull’intera coalizione il tuo voto sarà annullato.
Passaparola a tutti...

Bagno di folla per il Popolo della Libertà di Paola


Per le avverse condizioni del tempo la manifestazione del Popolo della Libertà nella Città di Paola, che si sarebbe dovuta tenere ieri sera in Piazza 4 novembre, si è svolta presso l’auditorium Sant’Agostino, costringendo molte persone a non poter accedere nella grande sala per via dell’occupazione di tutti i posti a sedere e della moltissima gente rimasta in piedi fino alle 21 quando si è conclusa la manifestazione. Gli organizzatori infatti si sono scusati aggiungendo che la partecipazione è andata oltre ogni previsione. Presenti alla manifestazione i big del Popolo della Libertà, il consigliere regionale Antonio Pizzin iil senatore Antonio Gentile, gli onorevoli Jole Santelli e Giovanni Dima, ed il capolista al senato, l’ex magistrato antimafia alla procura di Reggio Calabria Nitto Palma.Dopo gli interventi di Giovanni Gravina e Mimmo De Rosa, coordinatori cittadini di FI ed AN, i quali hanno fatti rilevare “l’entusiasmo dei tanti cittadini paolani che stanno partecipando alle diverse iniziative del PDL intorno alle proposte del centrodestra” è intervenuto il Capogruppo del Popolo della Libertà in Consiglio Comunale Basilio Ferrari il quale ha affermato: “Il PDL a Paola è nato da tempo, questa unione di FI ed AN oggi resa formale da Berlusconi e Fini, nella nostra Città esiste nella sostanza da anni.” “Ieri- ha riferito Ferrari riferendosi al partito socialista- abbiamo appreso che chi governa questa Città ha svolto un incontro elettorale nella Città di Paola. Il Sindaco di Paola attivamente partecipa alla campagna elettorale sostenendo quel partito socialista che propone la legalizzazione della droga, l’aborto, l’eutanasia, il matrimonio tra omosessuali e tutti quegli stereotipi di una parte politica dichiaratamente anticlericale e radicalmente laica. Finalmente è uscito allo scoperto. Ci misuriamo anche noi e loro in questa campagna elettorale. Noi dei nostri valori non abbiamo vergogna, per questo non abbiamo bisogno di svolgere una politica ipocrita per amore di poltrone” Poi è stata la volta di Antonio Pizzini: “La tantissima gente presente in questa sala- afferma Pizzini- dimostra che anche nella città di paola si apre una nuova era, il Popolo della Libertà raccoglierà vasti consensi perché i nostri programmi rispondono alle esigenze di questo territorio. Ciò vuol dire che dopo le elezioni politiche, lo sfratto non sarà solo per Prodi e Veltroni, ma anche per la fallimentare giunta del centrosinistra alla regione calabria. Non disperdiamo il voto, perché solo in questo modo potremo dare un grande messaggio di rinnovamento nella nostra Calabria.” Il senatore Antonio Gentile invece ha sottolineato tra gli applausi come “Ci si debba impegnare contro i trasformismi, contro i trasversalismi che hanno ingessato questa regione. Il Popolo della Libertà è l’unica alternativa al governo della sinistra, tanto a livello nazionale quanto a livello locale, per questo chi non vuole più assistere ai tanti fallimenti della sinistra non può che votare Popolo della Libertà.” L’onorevole Giovanni Dima, coordinatore Regionale di AN ha affrontato il tema della sicurezza: “Basta con l’immigrazione clandestina, serve il rispetto delle regole senza buonismi e soprattutto serve la certezza della pena, chi sbaglia deve pagare. Da questo punto di vista il PD non ha alcuna credibilità, per noi parlano i fatti.” L’onorevole Jole Santelli, accolta da numerosi applausi al suo arrivo ha detto: “A Paola sapete bene che mi sento a casa, certo, rispetto al passato dobbiamo e possiamo fare di più, ma i paolani sanno che il confronto lo abbiamo con chi non ha prodotto assolutamente nulla, ha preso i voti ed è andato via senza lasciare traccia. Oggi in questa Città siamo tutti nuovamente impegnati e caricati di responsabilità, tanto a livello locale che nazionale, e lavoreremo insieme perché insieme si vince e perché uniti, veramente uniti come siamo oggi, possiamo offrire una grande opportunità di governo ad ogni livello.”
A concludere i lavori ci ha pensato il senatore Nitto Palma il quale ha attaccato duramente il centrosinistra sul piano della legalità: “Veltroni dice che non vuole i voti della mafia. Lo dice mentre al suo fianco sul palco ha esponenti di un governo regionale che impiega la maggior parte del suo tempo a mettere pezze sulle proprie vicissitudini interne. Noi la mafia la combattiamo con i fatti, pensate che siamo stati noi dopo anni di proroghe della sinistra a stabilizzare nel nostro ordinamento il carcere duro per i mafiosi. Poi Palma ha ricordato l’importanza delle infrastrutture. “Serve il Ponte sullo stretto di messina perché l’alta velocità deve arrivare anche in calabria, i no della sinistra in questo settore sono la riprova che loro bloccano qualunque processo di sviluppo.” Poi un appello ai valori: “La Calabria è terra di tradizione e di valori. Su questo campo il Popolo della Libertà è coerente ed unito, spieghi Veltroni come farà a governare con la Bimetti e la Bonino, con l’industriale ed il sindacalista, con l’operaio e chi da questi viene ancora ritenuto il “padrone”.

venerdì 4 aprile 2008