mercoledì 26 marzo 2008

De Rosa: "A chi ha avuto i voti della mafia nessun vitalizio o pensione parlamentare"




Il Coordinatore zonale di AN, Mimmo De Rosa, durante la Conferenza Stampa del Popolo della Libertà con l'onorevole Angela Napoli ha lanciato una proposta come deterrente al voto di scambio con la mafia o per clientela e corruzione, e contro i privilegi della casta. "Parlamentari, consiglieri regionali, sindaci, eletti grazie ai voti della mafia, o a clientele derivanti da fatti illeciti come ad esempio il voto di scambio. Non basta non ricandidarli, ci vuole di più. Non basta- ha dichiarato De Rosa- che chi prende i voti della mafia, o chi sia corrotto, o chi applichi il voto di scambio per clientelismo, venga sospeso dal suo ufficio e non venga più ricandidato. Non basta. Perchè, anche se non più ricandidato, nel caso di parlamentare o consigliere regionale, un deliquente, perchè di ciò si tratta, deve prendere anche la pensione? E' necessario abolire tutti i privilegi postumi all'incarico avuto. Chi, consigliere regionale o parlamentare, viene condannato con sentenza definitiva per associazione mafiosa, o voto di scambio con la mafia, o clientelare, o per corruzione, non può percepire soldi dei cittadini a titolo di vitalizio o di pensione. Se da una parte infastidisce la casta con i suoi benefici, dall'altra parte è intollerabile il fatto che chi è stato eletto grazie ai voti mafiosi o grazie a comportamenti corruttivi e clintelari, possa percepire una pensione per essere stato consigliere regionale o parlamentare, eletto proprio grazie a quei voti sporchi e magari diventandone portatore di interessi nelle istituzioni. A questo proposito da Paola lanciamo l'iniziativa di formulare una proposta di legge che abolisca i benefici per quei politici che in via definitiva abbiano condanne che li pongono come soggetti che senza porre in essere il comportamento incriminato, mai avrebbero avuto il consenso dei cittadini. Siamo lieti che Angela Napoli abbia preso in considerazione questa proposta, non avevamo dubbio della sua attenzione, è la strada della legalità che concretamente il Popolo della Libertà vuole percorrere."

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